Laser in campo ginecologico

Oggi come non mai la tecnologia laser ha raggiunto livelli di eccellenza con risultati ben più efficaci rispetto a quella standard di qualche anno fa. Il laser Er:YAG Fotona Smooth, grazie ad una tecnologia denominata VSP ( variable square pulse o impulso quadrato variabile) consente di utilizzare diverse lunghezze di impulso per ottimizzare l’effetto del laser sui tessuti e di ottenere un riscaldamento profondo degli stessi con impulsi molto lunghi per stimolare la crescita del collagene, e l’asportazione di tessuto con impulsi brevi senza trasferirgli notevoli quantità di calore. La tecnologia Smooth distribuisce l’energia in modo ottimale, con brevi pulsazioni laser progettate per impedire un aumento della temperatura in superficie e per ottenere un riscaldamento omogeneo all’interno della mucosa vaginale, senza danneggiare tessuti ed organi collocati in profondità.

In definitiva è stato alzato il livello di precisione dei trattamenti consentendo di trattare i tessuti con un’efficacia ineguagliabile e senza surriscaldamento dei tessuti circostanti. Sono così garantiti trattamenti efficienti, delicati, confortevoli in totale assenza di stress per il paziente, procedure più veloci, grazie ad ampi spot, massima sicurezza e risultati clinici ed estetici di livello superiore.

Nel campo ginecologico permette di migliorare la funzionalità, il benessere e l’aspetto estetico delle parti intime. Il trattamento laser per il ripristino funzionale delle vagina – o ringiovanimento vaginale è indicato infatti per molti disturbi vaginali, come l’atrofia vaginale della menopausa, la dilatazione vaginale, il prolasso e l’incontinenza urinaria da sforzo.

Il 29% delle italiane over 40 desidera sottoporsi a un intervento di Vaginal Rejuvenation, metodologia innovativa che permette di migliorare la funzionalità e l’aspetto estetico delle proprie parti intime. Non si tratta di chirurgia estetica, ma di un trattamento laser che porta ad un recupero della funzione vaginale perduta a causa dei parti, della carenza ormonale e dell’invecchiamento dei tessuti.

Il laser applicato con una sonda direttamente in vagina determina uno stimolo termico indolore che ristabilisce una appropriata irrorazione ematica che a sua volta stimola la produzione e il rimodellamento del collagene. Lo stimolo laser migliora lo stato della mucosa vaginale, aumentandone il turgore portando ad una maggiore idratazione e trasudazione vaginale, consentendo cosi il recupero funzionale dei tessuti vaginali.

Si determina un vero e proprio ripristino funzionale della vagina (Laser Vaginal Rejuvenation) conn l’eliminazione dei sintomi legati all’atrofia vaginale, al rilassamento della pareti e all’incontinenza urinaria.

L’apparecchio dedicato a questa applicazione è uno strumento specifico studiato, realizzato ed ampiamente sperimentato proprio per questa indicazione. Il laser emette una luce infrarossa che non penetra profondamente nei tessuti, essendo completamente assorbita dall’acqua contenuta negli strati più esterni.

La procedura laser viene eseguita in ambulatorio, non prevede anestesia essendo del tutto indolore e non necessita di incisioni o punti di sutura.  La durata del trattamento è di circa 30 minuti. I risultati sono evidenti già dopo la prima seduta. Abitualmente il trattamento completo richiede 2-3 sedute a distanza di circa 30 giorni. La quasi totalità (96%) delle donne trattate riferisce  un effettivo miglioramento della qualità della vita e dei rapporti sessuali. La decisione su quanti cicli di trattamento saranno necessari sarà comunque presa dallo specialista che giudicherà in funzione della risposta al trattamento. La rapidità della risposta dipende dalla severità del disturbo iniziale.

Per quanto riguarda i possibili effetti collaterali, i rischi per le pazienti sono veramente minimi: solo il 10% delle donne riferisce effetti collaterali transitori, leggeri arrossamenti o lievi gonfiori: piccoli fastidi non allarmanti immediatamente successivi alla seduta, che solitamente si risolvono spontaneamente in una giornata e con l’applicazione di creme lenitive. È consigliato per qualche giorno evitare di avere rapporti, il bagno caldo in vasca e l’esercizio fisico intenso. I risultati degli studi dimostrano significativi miglioramenti delle condizioni vaginali con miglioramento dei rapporti e anche della qualità di vita e della soddisfazione sessuale nel 80 % delle pazienti.


Le indicazioni all’uso del laser sono:

  • Atrofia vaginale della Menopausa
  • Ripristino funzionale della vagina, della vulva e del perineo  
  • Prolasso vaginale
  • Incontinenza urinaria da sforzo

La menopausa è un momento importante nella vita di ogni donna, accompagnato da cambiamenti fisiologici che non devono essere vissuti come disturbi ineludibili. L’atrofia vaginale è,  un problema comune, che si manifesta con bruciore, secchezza, prurito vaginale, irritazione e dolore durante il rapporto sessuale (dispareunia). Alla base dei sintomi e dei  disagi c’è il calo di estrogeni, che si riscontra dopo la menopausa (fisiologica, indotta chirurgicamente o conseguente a terapie antitumorali). Questi sintomi, che con il tempo tendono ad acuirsi, hanno ripercussioni sulla vita sessuale già in parte compromessa dalla riduzione della libido, legata alla carenza ormonale e possono causare profonde alterazioni dei rapporti di coppia e della qualità della vita.

La terapia ormonale sostitutiva in postmenopausa rappresenta un presidio fondamentale per risolvere questi problemi. Tuttavia molte donne non accettano il trattamento ormonale e purtroppo alcune presentano controindicazioni assolute a qualsiasi trattamento ormonale ( donne in terapia per tumori alla mammella), anche locale.

Affrontare il problema e alleviarne la portata negativa è possibile attraverso il ricorso al laser,  esso consente un nuovo trattamento non ormonale finalizzato a migliorare lo stato delle strutture vaginali ed è indicato e sicuro anche nelle donne operate per tumori ormono-dipendenti.

Non si tratta di chirurgia estetica, ma di un trattamento laser che porta a un recupero della funzione vaginale perduta a causa della carenza ormonale e dell’invecchiamento dei tessuti.

L’atrofia vaginale rappresenta attualmente, una delle maggiori indicazioni per il ricorso al laser vaginale, il Laser Erbium oggi offre una opportunità terapeutica unica per il ripristino funzionale della vagina in particolare per chi non vuole o non può affidarsi alla terapia ormonale.

L’azione del laser determina un ripristino funzionale delle strutture della vagina con una procedura ambulatoriale, sicura ed indolore. Il trattamento laser  affronta il problema senza ricorrere a farmaci e agisce sui meccanismi che portano alla atrofia vaginale con secchezza e perdita di elasticità dei tessuti, eliminando prurito, irritazione e i dolori legati al rapporto sessuale.

Il laser, applicato con una sonda direttamente in vagina, determina uno stimolo termico che ristabilisce una appropriata irrorazione ematica che – a sua volta – stimola la produzione e il rimodellamento del collagene. Migliora lo stato della mucosa, ne aumenta il turgore grazie  ad una maggiore idratazione e trasudazione vaginale, responsabili del  recupero funzionale dei tessuti vaginali (Laser Vaginal Rejuvenation) e della eliminazione dei persistenti e fastidiosi sintomi.

L’apparecchio dedicato a questa applicazione è uno strumento specifico (Er:YAG laser) non ablativo, che non provoca tagli o lesioni e che è stato studiato, realizzato ed ampiamente sperimentato proprio per questa indicazione. Il laser emette una luce infrarossa che non penetra profondamente nei tessuti, essendo completamente assorbita dall’acqua contenuta negli strati più esterni.

La procedura laser viene eseguita in ambulatorio, non prevede anestesia essendo del tutto indolore e non necessita di incisioni o punti di sutura. La durata del trattamento è di circa 40 minuti. I risultati sono evidenti già dopo la prima seduta anche se abitualmente il trattamento completo richiede 2-3 sedute a distanza di circa 30 giorni. La quasi totalità (96%) delle donne trattate riferisce  un effettivo miglioramento della qualità della vita e dei rapporti sessuali.

La decisione su quanti cicli di trattamento saranno necessari sarà comunque presa dal ginecologo che giudicherà in funzione della risposta al trattamento. La rapidità della risposta dipende dalla severità del disturbo iniziale.

Gli  effetti collaterali e i rischi per le pazienti sono veramente minimi: solo il 10% delle donne riferisce di effetti collaterali transitori: leggeri arrossamenti, piccoli fastidi non allarmanti immediatamente successivi alla seduta, fastidi che solitamente si risolvono spontaneamente in una giornata e con l’applicazione di creme lenitive. Dopo il trattamento è consigliato per qualche giorno evitare di avere rapporti, il bagno caldo in vasca e l’esercizio fisico intenso.

I risultati degli studi dimostrano significativi miglioramenti delle condizioni vaginali con miglioramento dei rapporti, della qualità di vita e della soddisfazione sessuale nel 80 % delle pazienti.

Il rilassamento vaginale  è la perdita dell’architettura strutturale ottimale della vagina. Questa condizione è generalmente associata al processo naturale di invecchiamento e, soprattutto al parto vaginale.

Durante il processo di rilassamento vaginale i muscoli vaginali sono rilassati e presentano tono, forza, controllo e sostegno ridotti. Il notevole aumento del diametro interno ed esterno della vagina crea un significativo effetto di dilatazione delle pareti vaginali. Il rilassamento vaginale ha un effetto negativo sulla gratificazione sessuale a causa della riduzione frizionale tra pene e vagina che porta ad una diminuzione del piacere sessuale.

Gli interventi di chirurgia estetica sono cresciuti di popolarità in tutto il mondo. Tuttavia le donne sono restie a parlare dei loro problemi connessi al rilassamento vaginale, alla irregolarità delle labbra vaginali e alla perdita della gratificazione sessuale. Molte donne non sono a conoscenza dell’esistenza di tecniche chirurgiche  e non, utilizzate per  risolvere questi problemi.

La tecnica  chirurgica si basa su una procedura  che comporta una incisione e un riposizionamento di parte di tessuto vaginale al fine di ridurre le dimensioni del canale vaginale. L’intervento può provocare cicatrici e diminuzione del piacere. Le pazienti  che si sottopongono al trattamento chirurgico necessitano di  un prolungato periodo di recupero.

L’impiego del laser nei trattamenti per il ripristino funzionale della vagina rappresenta una terapia nuova  non invasiva basata sul restringimento e ridimensionamento fototermico della fascia endopelvica e del tessuto del pavimento pelvico.

La laserterapia impiegata per il restringimento vaginale si basa sul restringimento fototermico del tessuto vaginale interessato. L’energia laser proveniente da un laser Er:YAG di 2940 nm viene distribuita sulle aree della vagina per mezzo di uno speciale manipolo. Una volta attivato il laser deposita energia termica nel tessuto della mucosa vaginale provocando un rimodellamento del collagene e quindi un ridimensionamento della fascia endopelvica e del tessuto del pavimento pelvico.

I trattamenti per il ripristino funzionale della vagina con laser sono molto meno invasivi dei metodi chirurgici tradizionali per il trattamento della sindrome di rilassamento vaginale. Presentano una percentuale di complicanze molto bassa e sono ben tollerati dalle pazienti. Il tempo di recupero è molto breve – dopo 2 o 3 giorni la paziente può riprendere la normale attività sessuale. Il trattamento produce risultati positivi in gran parte delle pazienti.

Una novità per il trattamento della  perdita di funzionalità del pavimento pelvico causa di disagi a livello sociale e psicologico, che  può verificarsi a qualunque età, soprattutto dopo il parto, quando l’area riproduttiva e uretro- vaginale è sottoposta a uno sforzo inconsueto, è oggi  l’utilizzo del laser vaginale. Il  trattamento laser porta a un recupero della funzione vaginale perduta a causa dei parti, della carenza ormonale e dell’invecchiamento dei tessuti. Nella gran parte dei casi, dopo qualche settimana il muscolo riacquista la propria elasticità. Anche in questi casi, la terapia laser può essere d’aiuto, magari associata a sedute di ginnastica. La procedura viene eseguita in ambulatorio, è indolore e ha la durata massima di 20 minuti per un trattamento ideale di 3 sedute mensili.

Il laser vaginale ripristina il collagene e la vascolarizzazione vaginale aumentandone il tono muscolare, la forza e il controllo volontario della muscolatura della vagina. L’azione della terapia laser è indicata anche per il trattamento dell’incontinenza urinaria da stress di grado lieve e moderata, in cui la ginnastica perineale non ha funzionato ed in cui il trattamento chirurgico può inizialmente sembrare eccessivo.

L’innovativo sistema laser  agisce grazie all’ effetto foto-termico sui tessuti vaginali. La sua azione è semplice ed efficace: il raggio di luce emesso riscalda le pareti vaginali stimolando il rimodellamento delle fibre di collagene e la produzione di nuovo collageneIl risultato finale è che l’organo genitale femminile recupera la sua struttura originaria e la donna, già dal primo trattamento, comincia a notare i primi giovamenti e recupera il senso di benessere.

L’impiego della laserterapia per il trattamento dell’incontinenza urinaria da sforzo (SUI) costituisce una nuova terapia non invasiva basata sul restringimento e ridimensionamento fototermico della fascia endopelvica e del tessuto del pavimento pelvico. L’energia emessa dal laser Er:YAG viene trasportata sulle aree della vagina da trattare mediante l’uso di appositi manipoli ed accessori. Una volta attivato, il laser deposita energia termica nel tessuto della mucosa causando il rimodellamento del collagene e, conseguentemente, il ridimensionamento della fascia endopelvica e del tessuto del pavimento pelvico. Il laser viene attivato ripetutamente facendo passare gradualmente il fascio laser sulle aree della vagina interessate sino a coprire l’intera area da trattare.

L’impiego della laser terapia per il trattamento dell’incontinenza urinaria da sforzo (SUI) è utile per quelle pazienti che soffrono di una lieve e moderata forma di incontinenza urinaria da sforzo e di incontinenza urinaria mista (Mixed Urinary Incontinence “MUI”). Il trattamento laser è meno invasivo dei tradizionali metodi chirurgici. Presenta una percentuale di complicanze molto bassa ed è ben tollerato dalle pazienti.

Inoltre il tempo di recupero è molto breve – la paziente può riprendere immediatamente la routine quotidiana, a meno che non venga consigliato di rispettare le precauzioni standard legate all’incontinenza urinaria da sforzo come per esempio, evitare sforzi che possono causare una pressione sulla vescica ed astenersi dai rapporti per almeno 3-4 giorni.

I condilomi noti anche con il nome di verruche genitali o creste di gallo, sono malattie virali, che possono essere trasmesse con varie modalità, compresi i rapporti sessuali. Sono causati da una famiglia di virus denominata papillomavirus umani (HPV – Uman Papilloma Virus).

Una volta presenti i condilomi possono essere trasmessi con i rapporti sessuali ed è per questo motivo che devono essere curati. I condilomi possono colpire sia la donna che l’uomo e interessare la cute ( pube, grandi labbra, vulva, pene, scroto, perineo, regione perianale, distretti extragenitale) e  le mucose ( vagina, cervice uterina, uretra, lingua, cavo orale, etc.).

I condilomi si presentano sotto forma di escrescenze carnose, di consistenza varia e di colore tra il violetto ed il rosa, isolate o riunite in gruppi e solitamente non sono dolenti. Il periodo di incubazione del virus può essere anche di alcuni mesi, pertanto per evitare di contrarre l’infezione è importante proteggere i rapporti occasionali con persone sconosciute.

Se si ha il sospetto di aver contratto l’infezione è importante sottoporsi a visita medica.

Quando i condilomi non sono trattati in tempo e/o le terapie farmacologiche ( es. crema a base di  Imiquimod ) non hanno dato esito positivo,  possono svilupparsi in forme più gravi e  richiederanno tecniche più invasive eseguibili in anestesia locale come la criochirurgia, l’elettro-cauterizzazione, la terapia laser e l’intervento chirurgico con l’obiettivo di rimuovere le vegetazioni condilomatose.

Spesso per prevenire le recidive è bene usare dopo il trattamento la crema a base di Imiquimod.

È necessario sottolineare che i condilomi tendono a ripresentarsi entro i primi 3 mesi dal completamento della cura e che alcuni sottotipi virali possiedono potenzialità di trasformazione neoplastica. A tal fine, è bene che il paziente sia sottoposto a controlli periodici dopo 1, 3, 6 e 12  mesi.

TRATTAMENTO LASER

Per eliminare i condilomi, si può ricorrere al Laser Erbium YAG, esso garantisce risultati ottimali e sicuri. Con tale metodica gli interventi di trattamento dei condilomi sono assolutamente rapidi, sicuri e minimamente invasivi. Il dolore postoperatorio è minimo, può variare a seconda della quantità di condilomi asportati e può essere controllato con somministrazione di FANS. Dopo il trattamento è bene applicare per 10-15 minuti una borsa di ghiaccio. I pazienti riprendono le attività lavorative subito, anche se quotidianamente devono eseguire  medicazioni con pomata antibiotica.

La riparazione del tessuto trattato con laser avviene rapidamente e generalmente senza formazione di cicatrici. Inoltre il raggio laser scalda e vaporizza in maniera istantanea il tessuto anormale, così da non danneggiare il tessuto sano circostante.

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